Il 2018 è stato un anno particolarmente complesso, contraddistinto da molte novità normative che hanno interessato il mondo assicurativo e finanziario. Inoltre l’andamento altalenante dei mercati, che hanno riportato performance non sempre brillanti, ha ulteriormente complicato la gestione del business.
Grazie alle strategie messe in campo negli anni recenti, che hanno consentito di affrontare con successo tutte le sfide, Darta Saving chiude l’anno nuovamente con un bilancio positivo.
Ne abbiamo parlato con Gabriele Fantini, Head of Product Development in Darta Saving.
Tempo di bilanci: che anno è stato per Darta?
Il 2018 rappresenta ancora una volta un anno positivo per Darta, con il consolidamento delle relazioni con i nostri partner esterni, che hanno raggiunto una maturità e continuità di produzione tale da renderci soddisfatti. La scelta strategica di aprire a nuovi mercati di distribuzione si è rivelata valida, e la dimostrazione sono i numeri positivi generati nel 2018. Abbiamo creduto fortemente in questa strategia. A dimostrazione di ciò, mi piace ricordare l’evento tematico, con focus sul fondo Allianz Strategy 50, che abbiamo organizzato a Milano lo scorso giugno insieme ad Allianz Global Investors. In quell’occasione, i nostri partner distributivi hanno avuto l’opportunità di incontrare il gestore del fondo. Si è trattato del primo di un ciclo di incontri che proporremo, con l’obiettivo di metterci concretamente a disposizione dei nostri partner.
Sul fronte normativo, il 2018 è stato l’anno della “tempesta perfetta”, con l’avvio di PRIIPS, GDPR, IDD. Qual è stato l’impatto per Darta?
I cambiamenti regolamentari che hanno caratterizzato questi 12 mesi non ci hanno colti impreparati. Tutta la struttura, ad ogni livello, ha lavorato perché le normative fossero implementate nei tempi e nei modi richiesti. Inoltre, abbiamo cercato di agevolare anche il lavoro dei partner distributivi nell’adeguamento alle nuove norme. In ambito PRIIPS, ad esempio, abbiamo promosso una serie di incontri formativi, con sessioni di formazione in aula e via Web; per GDPR ed IDD abbiamo avviato una serie di scambi informativi, mettendoci a completa disposizione dei partner. Il nostro approccio è stato, dunque, di coinvolgere in modo globale tutti quanti, facendoci carico delle attività di sostegno alle reti per creare il minor numero di disagi e mettendole in condizione di confrontarsi con il cliente finale nel pieno rispetto delle normative.
Le dinamiche sui mercati internazionali sono state piuttosto complesse, con performance e risultati non sempre brillanti. Come ha reagito Darta?
Riteniamo che i nostri prodotti siano disegnati per poter rispondere in maniera adeguata ai rischi implicitamente connessi con ogni investimento e ai momenti di incertezza e di instabilità come quelli sperimentati nel corso dell’anno appena trascorso.
Va premesso che l’offerta assicurativa andrebbe considerata sempre nell’ottica tipica dei prodotti assicurativi, cioè il lungo periodo: soluzioni di questo tipo, per loro natura, tendono a non focalizzarsi sulle performance di breve periodo che invece sono affette dagli andamenti ciclici dei mercati.
La nostra offerta, creata per rispondere ai bisogni dei clienti, e la continua selezione dei migliori gestori sulla scena mondiale ci danno la consapevolezza che si può creare valore anche in momenti non necessariamente positivi.
Cosa vi aspettate dal 2019 sul fronte dei mercati e delle dinamiche globali?
Difficile dirlo. Sicuramente ci sono degli eventi importanti da monitorare per gli effetti che possono avere anche sui mercati. Penso a Brexit, alle dinamiche del mercato italiano, ma anche alle elezioni europee, in particolare per l’impatto che i nazionalismi potrebbero avere sulle future scelte dell’Europa. Sul fronte dei mercati, ci aspettiamo un anno con perturbazioni. L’annuncio della fine del Quantitative Easing da parte della Banca Centrale potrebbe essere seguito da un aumento dei tassi di interesse da metà anno e determinare turbolenze nei titoli sovrani periferici, incrementando la volatilità e le incertezze sui mercati globali. Ad ogni modo, come già accaduto per il 2018, abbiamo gli strumenti per affrontare questo scenario.
Anche per il 2019, dunque, si prospettano delle sfide per Darta. Che anno sarà per voi?
Sicuramente continueremo a monitorare i mercati per capire se l’offerta complessiva è sempre allineata ai bisogni dei clienti e alle aspettative di performance. Nel corso del 2019 si può prevedere, laddove i mercati lo richiedessero, un’attenzione particolare, con eventuale revisione dell’offerta per alcuni prodotti. Continueremo poi ad esplorare possibilità di nuove partnership di qualità sia sul mercato italiano che a livello europeo.