In un precedente articolo (Target Solution: obiettivo rendimento) abbiamo discusso di come l’opzione “con switch automatico” venga utilizzata nel prodotto Target Solution per gestire in maniera automatica il rendimento obiettivo del cliente.
Nei prossimi due articoli vorremmo approfondire lo stile di gestione utilizzato da Allianz Global Investors (il Gestore) per le scelte strategiche ed allocative dei fondi interni sottostanti il prodotto Target Solution.
In particolare la strategia sviluppata dal Gestore, nel contesto di mercato degli ultimi anni, è la cosiddetta Dynamic Asset Allocation1, strategia focalizzata sulla diversificazione del portafoglio al fine di controllare e gestire il rischio, ed ottenere un rendimento positivo attraverso la ricerca di “trend” sui mercati finanziari.
Diversificazione e rischio di portafoglio
Dall’introduzione della Modern Portfolio Theory da parte di Markowitz negli anni ’60, le strategie di investimento hanno focalizzato la loro attenzione sull’importanza di diversificare il portafoglio, attraverso l’uso di asset classes che fossero complementari tra di loro, al fine di ridurre il rischio globale del portafoglio stesso e massimizzare il rendimento.
Senza entrare nel dettaglio della teoria, un elemento fondamentale del Modern Portfolio è l’adeguato uso e peso di più strumenti appartenenti a diverse asset classes all’interno di un portafoglio, al fine di poter ridurre, per un dato rendimento, il rischio totale del portafoglio stesso attraverso la correlazione tra i vari strumenti stessi. In pratica, a parità di rendimenti tra un singolo strumento (asset) e un portafoglio diversificato di più strumenti (multi-asset), si dimostra che il rischio sopportato per ottenere quel rendimento è più alto nel singolo strumento che nel portafoglio multi-asset2.
Nella pratica, la Modern Portfolio Theory viene ancora oggi ampiamente utilizzata a livello globale, in molte strategie quantitative di gestione portafogli finanziari. Tuttavia, l’ultima crisi finanziaria del 2008 ha empiricamente dimostrato alcune limitazioni di tale strategia: molti strumenti finanziari, perdendo ad unisono (vedi gli esempi del 2015 del peggioramento del debito greco o del rallentamento dell’economia cinese), hanno evidenziato una più vicina correlazione3 di quanto storicamente registrato, dimostrando che in un mercato globale estremamente interconnesso, eventi macroeconomici estremi (considerati come “shock esogeni” al modello di portafoglio) possono accelerare più velocemente e più frequentemente i fattori di rischio sistemico di quanto tradizionalmente possano predire i modelli statistici. In altre parole, eventi che ci si aspettava accadessero molto raramente, tendono invece ad essere più frequenti ed ad alterare i risultati attesi dalla strategia di gestione (eventi di questo tipo tendono a modificare le distribuzioni statistiche aumentando le cosiddette “fat-tail”, le code delle distribuzioni di probabilità che diventano più “grosse” e quindi più probabili/rischiose).
Cosa è la Dynamic Asset Allocation
Il tipico approccio statico all’allocazione delle varie asset classes, basato sulla diversificazione degli strumenti di portafoglio, mantenendo dei target fissi di allocazione tra azionario ed obbligazionario, può diventare poco efficiente in un contesto di mercato che presenta eventi estremi non precedentemente stimati.
L’obiettivo della strategia Dynamic Asset Allocation è di poter reagire in modo più rapido a potenziali disturbi di mercato. Il principio base della dynamic asset allocation è che, continuando a beneficiare della diversificazione tra le varie asset class, tende ad analizzare eventuali trend nei movimenti delle stesse, ed a valutare quando e come reagire.
Osservando i mercati nell’ultimo decennio si può notare come vi siano dei trend, o momentum, di prezzi di asset che continuano a crescere più della media, ed altri asset in perdita che continuano a perdere. Sono dei trend che avvengono non solo all’interno della stessa asset class, ma tra diverse asset classes. Questi trend possono essere misurati e sfruttati al fine di rafforzare la diversificazione e potenzialmente generare performance, pur controllando l’esposizione al rischio.
La Dynamic Asset Allocation lavora quindi su un processo ripetibile e basato su regole, che identifica i percorsi di investimento che presentano potenziali “trend” e performance che convergono verso la media (cosiddetta “mean-reversion”) per una specifica asset class.
Trovati questi percorsi, il Gestore può decidere di agire attivamente sul portafolio, in risposta a movimenti di mercato, valutando quindi se aumentare o diminuire il rischio di portafoglio e stabilire quando uscire dal mercato (prese di profitto) o quando rientrare.
L’azione del Gestore
In linea di principio, le azioni del Gestore sono quindi inizialmente focalizzate su due passaggi fondamentali:
- Valutazione del mercato
- Osservare la presenza di un trend di mercato per decidere di seguire il trend;
- Osservare una reazione eccessiva di mercato, per ridurre l’esposizione in mercati estremi;
- Osservare l’andamento della singola asset class per percepire una direzione o una tendenza non sincronizzata con le altre asset classes.
- Scelta degli asset sottostanti
- Comprare in caso di trend positivo e vendere nel caso contrario;
- Vendere in caso di estreme posizione rialziste o rientrare nel mercato in caso di estremi trend ribassisti;
- Cogliere il trend di ogni asset class in maniera disgiunta dalle altre (trend relativo tra le varie asset class).
In conclusione, Allianz Global Investors utilizza la Dynamic Asset Allocatation per andare a valutare le singole componenti di mercato e come/quando inserirle all’interno dei singoli portafogli. Ogni strumento viene osservato in base al suo apporto alla diversificazione di portafoglio globale, in base alle opportunità di investimento rispetto al rischio sottostante lo strumento o l’asset class. Non è necessario andare a “predire” quando una crisi o uno shock colpirà: piuttosto la Dynamic Asset Allocation raggiuge i suoi risultati attraverso un’attenta osservazione empirica delle componenti del mercato e rispondendo con aggiustamenti attivi sull’allocazione.
Fig.14
Nel prossimo articolo, vedremo come Allianz Global Investors applica questa strategia nella gestione dei fondi Gold, Silver, Platinum, Diamond e Stone di Target Solution.
1. Cfr. “Improving investment Outcomes through Dynamic Asset Allocation”, Herold C. Rohweder, Michael Z. Stamos, Thomas J. Zimmerer, Allianz Global Investors.
2. Assumendo ovviamente che il singolo strumento in portafoglio non sia uno strumento “risk-free”.
3. Maggiore è la correlazione tra gli asset, minore è la possibilità di ridurre il rischio di portafoglio, ovvero il beneficio ottenuto dalla diversificazione. Cfr. “Portfolio Selection “, H. Markowitz.
4. Fig.1 = infogramma del processo di dynamic multi asset. Fonte:Allianz Global Investors.