Come accade all’inizio di ogni anno, da alcuni giorni impazzano sul web e sulla stampa specializzata analisi e approfondimenti di quanto accaduto sui mercati finanziari nel 2021 e, soprattutto, scenari e previsioni di ciò che ci si aspetta nel 2022.
Dopo le ottime performance dei listini registrate negli ultimi dodici mesi, il parterre degli economisti e dei previsori sembra per ora spaccato esattamente a metà tra coloro che sostengono inarrestabili e continui rialzi e quanti invece rinfocolano timori di calo degli indici, se non un vero e proprio crollo dei mercati o addirittura un possibile collasso del sistema finanziario così come oggi conosciuto.
A tale proposito, è utile rileggere a posteriori gli scenari prospettici sostenuti e argomentati negli anni scorsi, per scoprire come al solito che qualcuno ci prende e qualcuno no, ma nel tempo i profeti che indovinano non sono mai gli stessi! A chi dare retta dunque? Chi ascoltare?
Facciamo un paio di esempi relativamente recenti. Alcuni di voi ricorderanno che a metà del 2020 alcune grandi banche di investimento prevedevano un’ascesa continua delle quotazioni dell’oro – che già avanzava verso quota 2.000 – fino a 2.300 dollari l’oncia (un livello mai raggiunto), mentre oggi il prezzo dell’oro si è sostanzialmente stabilizzato in un’area di comfort, intorno ai 1.800 dollari. Chi può sapere se quest’anno il prezzo riprenderà a salire, se resterà stabile o piuttosto se assisteremo ad una fase di debolezza?
Un altro esempio emblematico è quello del prezzo del petrolio. Nell’aprile 2020 la quotazione dell’oro nero lambì i 20 dollari, mentre il suo future con scadenza maggio scese addirittura a livelli negativi. Questo significa che ci furono giorni in cui le aziende pagarono per NON ricevere e tenere in magazzino il petrolio che precedentemente avevano acquistato. Nelle settimane seguenti si affastellarono previsioni nefaste per il prezzo e il futuro del petrolio, nonché per tutte le aziende estrattive e il loro indotto che sembrava sull’orlo dell’estinzione. Poi, come sovente accade, dopo l’isteria collettiva tornò la ragione, tanto che oggi il WTI viaggia intorno ai 75/80 dollari, che poi è il suo prezzo medio degli ultimi 20 anni. Si veda a tale proposito il grafico, ripreso direttamente dalla banca dati della Federal Reserve di Saint Louis.
Se questi madornali incidenti previsivi capitano a fronte di estese e approfondite analisi su tutte o quasi le variabili che possono influenzare l’andamento di una sola risorsa, immaginiamo quanto possa essere complesso e velleitario esaminare un intero sistema: crescita, inflazione, disoccupazione, tassi di interesse, listini azionari, obbligazionari, andamento delle materie prime, politica monetaria delle Banche Centrali, livello del credito, commercio internazionale, politiche economiche e fiscali, variabili geopolitiche, digitalizzazione, tematiche ESG e chi più ne ha più ne metta.
Al di là dunque dell’invito sempre valido a informarsi e ad approfondire per comprendere il contesto in cui siamo immersi, ai fini del nostro investimento finanziario e previdenziale l’approccio rimane semplicemente informativo e conoscitivo, ma non previsivo.
Per quanto alcune narrazioni siano particolarmente acute e affascinanti, è sempre saggio astenersi da conclusioni che portino ad allontanarsi dal proprio piano di investimento, le cui fondamenta devono sempre restare saldamente ancorate al proprio profilo personale di rischio, alle personali necessità, agli obiettivi di medio e lungo periodo e alle esigenze di risparmio e di spesa prospettica.
Il timing e l’eccessiva discrezionalità sono sempre nemici di una pianificazione di ampio respiro, mentre affidarsi ad un piano strutturato di ingresso sui mercati resta nel tempo la soluzione più efficiente. Tipicamente infatti il risparmiatore/contraente si domanda se i mercati siano troppo euforici, e quindi su livelli troppo elevati per entrare o, al contrario, in caduta libera e quindi troppo pericolosi per poterci investire.
Ecco che Darta Easy Selection riveste in tal senso un ruolo centrale nell’accompagnare il risparmiatore lungo tutto il corso del suo investimento che, lo sottolineiamo ancora una volta, non è mai estemporaneo o frutto dell’estro, ma piuttosto trae fondamento da una pianificazione accurata e da una diversificazione efficiente ed efficace grazie al supporto del proprio consulente di fiducia e dei migliori gestori al mondo.
La versatilità di Darta Easy Selection permette una pluralità di soluzioni sia nella fase di accumulo sia in quella di decumulo del capitale.
Nella prima le possibilità spaziano dalla versione Capital, a premio unico, a quella Plan, con versamenti ricorrenti, a quella mista Capital + Plan, in cui sono presenti entrambi. Nella seconda sono addirittura quattro le possibili alternative a disposizione del contraente: Easy Switch con opzione di Switch automatici; Plan for you grazie a cui decidere come, quando e quanto reddito periodico “fisso e costante” ricavare dal proprio portafoglio; Easy Rebalancing, grazie a cui mantenere costante nel tempo l’asset allocation di riferimento; Profit Lock In con cui consolidare i rendimenti maturati nel tempo.
La versione Plan, in particolare, fornisce tutta la strutturazione e la flessibilità per accompagnare il cliente lungo il corso della sua vita grazie alla possibilità di innumerevoli opzioni al momento della sottoscrizione, tra cui la scelta del premio con un minimo pari a €1.200 per anno / €100 per mese, la durata del piano (compresa tra 5 e 25 anni) e la frequenza di pagamento (mensile, trimestrale, semestrale, annuale).
Una volta attivato il piano, inoltre, esistono molteplici opportunità di scelta, tra cui la possibilità di modificare la frequenza di pagamento e i fondi di riferimento, nonché – per i versamenti successivi al primo – aumentare il premio (aumenti ad-hoc), indicizzarlo sia in positivo sia in negativo, sospendere il pagamento senza penalità e anche riattivare il piano dopo la sospensione. Un prodotto e un servizio che non hanno eguali in termini di costo.
La strutturazione degli acquisti programmata nel tempo aiuta l’investimento a mediare i momenti di euforia del mercato e quelli di incertezza e contemporaneamente è in grado di assecondare la capacità di risparmio del cliente che può incrementare l’ammontare della rata o fare versamenti aggiuntivi quando ne ha la disponibilità.
Esiste inoltre la possibilità di diversificare l’investimento (fino a 20 fondi contemporaneamente), distribuendo il rischio tra mercati, settori, stili di gestione, aree geografiche e tematiche. Da ultimo, è imprescindibile sottolineare che dopo soli tre mesi il cliente può riscattare parzialmente o totalmente senza costi o penali, in qualunque momento.
Con Darta Easy Selection, in conclusione, le previsioni sui possibili scenari per l’anno entrante diventano solo un accessorio e non una variabile rilevante per le proprie decisioni e le proprie scelte di investimento.
1. Fonte: Fred.stlouisfed.org