Gli enormi cambiamenti degli ultimi decenni – dall’aumento dell’aspettativa di vita, che richiede una diversa pianificazione per il proprio futuro, ai cambiamenti nel mondo del lavoro e nel sistema previdenziale fino alla maggiore complessità dei mercati finanziari – hanno spinto l’Italia a dotarsi, nel 2017, di una legge sull’educazione finanziaria. Da tale legge è derivata la Strategia Nazionale volta ad implementare le conoscenze finanziarie, assicurative e previdenziali degli italiani in risposta ad un mondo che cambia.
In questo contesto, ottobre è stato scelto come “mese dell’educazione finanziaria”, in cui dare vita in tutto il Paese a iniziative e progetti dedicati all’alfabetizzazione di adulti e giovani su questo fronte. Quest’anno, il mese dell’educazione finanziaria assume un valore ancora più marcato: le conseguenze economiche dell’emergenza Covid e delle restrizioni hanno creato un grande senso di incertezza rispetto al futuro, a fronte del quale gli italiani hanno mettendo in stand-by gli investimenti. Ad una gestione attiva dei patrimoni, infatti, si è preferita la liquidità o l’immobilizzazione sui conti correnti – una strategia che però rischia di non essere la più efficiente.
Educazione finanziaria: con Covid è ancora più necessaria
Negli ultimi anni, studi e rapporti sull’alfabetizzazione finanziaria degli italiani hanno evidenziato un livello medio ben al di sotto degli altri Paesi Ocse.
Per citare una delle rilevazioni più recenti, nel 2020 l’indagine di Banca d’Italia1 ha confermato per il nostro Paese la posizione di ritardo già rilevata nell’indagine del 2017, nonostante un miglioramento delle conoscenze finanziarie e una sostanziale stabilità nei comportamenti e nelle attitudini. Ad esempio, solo un intervistato su due in Italia conosce i concetti di “diversificazione del rischio” e di “potere d’acquisto”.
Al di là delle ragioni storiche che sono alla base della scarsa alfabetizzazione finanziaria, la preoccupazione del legislatore – che è anche la ragione alla base della legge del 2017 – è legata al suo impatto sulla qualità della vita e sulla capacità di pianificare e gestire i risparmi nel medio e lungo periodo, con conseguenze che si riverberano anche sullo Stato e la spesa pubblica.
Come riportato sul portale ufficiale del Comitato per la Programmazione e il Coordinamento delle Attività di Educazione Finanziaria2, l’obiettivo della Strategia Nazionale è proprio quello di creare “una condizione in cui conoscenza e competenze finanziarie siano disponibili a tutti, perché ciascuno possa costruire un futuro sereno e sicuro” perché “chi ha maggiore conoscenza finanziaria pianifica di più il proprio futuro, risparmia di più ed investe meglio i propri risparmi, si indebita di meno e gestisce meglio il proprio debito”.
Quello della gestione dei risparmi privati è uno degli aspetti principali su cui si è accesa l’attenzione dopo Covid. Come rilevato da Banca d’Italia3, il tasso di risparmio è più che triplicato rispetto alla fine del 2019, contrariamente a quanto era accaduto durante le due precedenti crisi.
La scelta prevalente è stata quella di mantenere in forma liquida i risparmi. Secondo la stima dell’Associazione delle Banche Italiane, sui conti correnti e sui depositi, a inizio 2021 si rilevava una cifra superiore all’intero prodotto interno lordo: 1.737 miliardi di euro tra famiglie ed imprese4.
Secondo l’ultimo rapporto Consob5, il boom degli accantonamenti deriva da un atteggiamento di spesa più cauto di fronte ai rischi di caduta dei redditi e al timore di contagio connesso con alcune attività di consumo.
Guardando al futuro, nel rapporto di Banca d’Italia6 si legge che, anche quando l’attuale emergenza sarà superata, le famiglie potrebbero conservare un’attitudine più prudente, mantenendo il risparmio accumulato su livelli superiori a quelli pre-pandemici.
Mantenere i risparmi sotto forma di liquidità è una scelta legittima che però non è a costo zero, non fosse altro per l’erosione che l’inflazione esercita sul potere d’acquisto, togliendo valore, nel tempo, ai risparmi immobilizzati. Questa strategia, inoltre, potrebbe non essere la più efficiente per raggiungere gli obiettivi di medio e lungo periodo che invece, con una corretta pianificazione e diversificazione del portafoglio, potrebbero essere perseguiti.
Superare la paura: le soluzioni di Darta Saving
Seppur unica nella sua portata, l’emergenza sanitaria da Covid-19 rappresenta solo una delle molteplici variabili che possono influenzare l’andamento dei mercati finanziari.
L’incertezza è una costante che non può essere eliminata, ma che può essere gestita, superando la paura e l’approccio prudenziale che rischia di portare a scelte irrazionali e non efficienti per la pianificazione nel medio e lungo periodo. Con questa consapevolezza, Darta Saving ha realizzato diverse soluzioni con cui gli intermediari possono rispondere all’esigenza di gestire l’incertezza degli scenari, diversificando il portafoglio e personalizzando la strategia di investimento.
Un esempio è Darta Target Solution, soluzione unit linked che consente di ancorare l’investimento al proprio obiettivo, evitando scelte emotive grazie all’opzione dello Switch Automatico, algoritmo finanziario esclusiva di Darta.
Col supporto del consulente, si può scegliere tra 4 diverse linee di investimento, che fanno riferimento a fondi appositamente creati da Allianz, costruendo una strategia finanziaria personalizzata, che parte dalle esigenze del cliente e che prevede il monitoraggio degli obiettivi nel tempo fino al loro raggiungimento.
Allianz Global Investors monitora costantemente l’andamento del mercato e, tramite lo Switch Automatico, muove l’investimento all’interno di un percorso personalizzato, per consentire di partecipare alle fasi di rialzo del mercato e di proteggersi da quelle di ribasso, fino al raggiungimento dell’obiettivo target. In questo modo si appronta il miglior percorso possibile per raggiungere l’obiettivo, pur in un contesto imprevedibile.
Sempre nell’ottica della gestione dell’incertezza che può influenzare i mercati finanziari, un’altra soluzione è Darta Easy Selection. Questa polizza vita unit linked a premio unico o ricorrente consente all’intermediario di creare un portafoglio personalizzato, basato sulle esigenze e gli obiettivi dell’investitore, scegliendo tra una molteplicità di fondi disponibili. Peculiarità è la presenza dei Fondi Team, con cui Darta Saving ha voluto mettere in competizione i migliori talenti dei gestori mondiali, per ottenere benefici diretti per il cliente. La flessibilità è data da numerose opzioni sia in fase di accumulo (premio unico, premi ricorrenti o mix tra i due) sia in fase di decumulo, e dalla possibilità di modificare la propria Asset Allocation nel corso del tempo grazie alla consulenza degli intermediari.
Last but non least, Darta Periodical Solution è la soluzione assicurativa unit linked che consente di fare una pianificazione di medio e lungo periodo contando su prestazioni certe, periodiche e regolari che possono essere utilizzate per integrare il proprio reddito, supportare i propri progetti, garantire un’entrata periodica ai propri figli. Inoltre, beneficiando dei vantaggi delle polizze vita, è una soluzione utile in ottica di pianificazione successoria.
Il premio unico viene investito in Allianz Strategy 50, fondo multi-asset bilanciato gestito da Allianz Global Investors, che incentra la sua operatività sulla gestione del rischio e della volatilità.
Tre soluzioni diverse con cui gli intermediari possono aiutare gli investitori a guardare oltre Covid, superando la diffidenza e la paura innescata dall’emergenza sanitaria mondiale ed intercettando le opportunità emergenti.
1. Giovanni D’Alessio, Riccardo De Bonis, Andrea Neri e Cristiana Rampazzi, “L’alfabetizzazione finanziaria degli italiani: i risultati dell’indagine della Banca d’Italia del 2020”, dicembre 2020, Bancaditalia.it
2. www.quellocheconta.gov.it
3. Note Covid-19, 14 gennaio 2021, Bancaditalia.it
4. Ferruccio de Bortoli, “Conti correnti, 1.700 miliardi bloccati. Le idee per investire e far ripartire l’Italia, 16 febbraio 2021, Corriere.it
5. “Report on financial investments of Italian households”, 2020, Consob.it
6. Relazione annuale, 31 maggio 2021, Bancaditalia.it