Per la prima volta dopo 75 anni di pace, l’Europa si trova ad affrontare una guerra nel cuore del continente – una guerra che arriva dopo due anni di pandemia, che ne hanno messo a dura prova la coesione sociale ed il sistema economico.
Una guerra che, peraltro, si combatte su più piani: sul campo di battaglia, innanzitutto, ma anche sul piano delle sanzioni finanziarie e su quello delle informazioni, influenzate dalla propaganda delle parti in causa. Non da ultimo, il conflitto solleva il grande tema umanitario, con circa 3 milioni di persone che hanno già lasciato l’Ucraina.
Anche il mondo assicurativo-finanziario è stato coinvolto, in vario modo, dalle conseguenze della guerra. Per il Gruppo Allianz, di cui Allianz Darta Saving è parte, un primo, immediato coinvolgimento ha riguardato l’operatività.
La compagnia ha, infatti, comunicato in una nota che “non sta assicurando nessun nuovo business né facendo nuovi investimenti per conto del suo portafoglio di investimenti in Russia. Le nostre unità operative non stanno più sottoscrivendo nuovi business assicurativi in Russia e stanno decisamente riducendo la propria esposizione in modo ordinato. Inoltre, Allianz non sta facendo nuovi investimenti in Russia o Bielorussia in rappresentanza dei suoi assicurati”1.
Oltre all’impatto diretto sul lavoro assicurativo-finanziario, in linea con le misure adottate a livello internazionale per contrastare l’avanzata russa e per tutelare i clienti, il Gruppo Allianz si sta occupando del monitoraggio della situazione, attraverso report di valutazione sullo scenario economico e finanziario, e del supporto alla popolazione colpita dalla guerra.
Monitoraggio costante e documenti di analisi
In uno scenario incerto, caratterizzato da molteplici forze in campo e innumerevoli variabili, ma anche da una “pioggia” di informazioni diffuse sui media tradizionali e sul web, orientarsi e fare previsioni è sempre più difficile.
Da questo punto di vista, Allianz sta seguendo l’evoluzione del conflitto mettendo in campo le proprie competenze per fornire analisi economiche e chiavi di lettura utili a comprendere le dinamiche che si stanno innescando.
Poco dopo l’avvio della guerra, iniziata il 21 febbraio con il riconoscimento da parte del presidente russo Putin delle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk, in Ucraina nell’Est, e con l’invasione del 24 febbraio, il Gruppo Allianz ha prodotto un report di analisi2 sui possibili scenari legati all’escalation del conflitto. Il report è diventato poi un podcast, fruibile da tutti.
Già in quelle pagine, pubblicate il 24 febbraio, si evidenziava che le conseguenze economiche e finanziarie dell’escalation del conflitto si basano su tre cardini principali ovvero energia, commercio e settore finanziario.
La dipendenza dell’Europa dal gas russo, gli scambi commerciali tra Eurozona e Russia (il Paese è il quinto partner commerciale dell’UE), il ruolo delle sanzioni finanziarie (per quanto le banche europee negli ultimi anni abbiano ridotto la loro esposizione verso la Russia) rappresentano infatti i canali di trasmissione delle conseguenze del conflitto sull’economia europea.
“Come se il mondo Post-Covid non fosse già abbastanza provato da un’elevata incertezza economica, dal collo di bottiglia che blocca le catene di fornitura e dalle crescenti preoccupazioni per l’inflazione – si legge nel report – la crisi Russo-Ucraina sta aumentando i venti della stagflazione”.
Secondo lo scenario “Conflict escalation”, a cui gli analisti di Allianz hanno attribuito una probabilità del 65% di avverarsi, il conflitto aperto potrebbe innescare una crescita di sanzioni e controsanzioni, tra cui misure contro le tre banche nazionali russe, esclusione dalla piattaforma di pagamento internazionale Swift ed embarghi parziali bilaterali che escludano il settore energia – sottolineiamo che le ultime due misure sono state, in effetti, già attuate.
Tali sanzioni, oltre ad avere un sicuro impatto sulla Russia, coinvolgerebbero anche la ricostruzione post-Covid in Europa, con una riduzione di 0,5 punti percentuali rispetto alla crescita del Pil prevista nel 2022 e con un 1 punto percentuale in più nell’inflazione rispetto alla previsione base, con effetti negativi attesi anche per l’economia degli Stati Uniti.
Mentre l’impatto diretto delle sanzioni sulle attività economiche sarebbe moderato, il previsto impatto sui prezzi dell’energia peserà sulla fiducia, soprattutto delle famiglie, aggiungendosi alle già importanti pressioni dell’inflazione.
Ci si aspetta quindi che la politica fiscale intervenga per proteggere il settore privato, tenendo a freno il passaggio dai prezzi elevati dell’energia all’ingrosso ai prezzi al consumo. Nel frattempo, la BCE dovrebbe rallentare i suoi piani di normalizzazione delle politiche, con il Quantitative Easing che proseguirà per tutto il 2022 per sostenere una politica fiscale espansiva.
Gli analisti Allianz hanno ipotizzato anche uno scenario chiamato “Black Out”, a cui hanno assegnato il 20% di probabilità. In questo scenario – con la Russia che occupa completamente l’Ucraina e le sanzioni che includono anche il settore energetico – l’Europa sarebbe tagliata fuori dall’approvvigionamento energetico russo. Questo manderebbe la regione in una marcata recessione, con inflazione elevata.
“I responsabili politici dovranno intensificare ulteriormente la loro azione, poiché gli effetti più ampi sui mercati finanziari, compresi gli spread delle obbligazioni periferiche, nonché la fiducia delle imprese e dei consumatori, diventerebbero una fonte di preoccupazione”.
L’impegno del Gruppo Allianz per la popolazione colpita dalla guerra
L’altro fronte su cui sta lavorando il Gruppo Allianz è l’impegno diretto verso i civili rimasti coinvolti nel conflitto.
Sin dalle prime ore della guerra, il pensiero è andato ai colleghi ucraini e russi3. Già la mattina del 24 febbraio, il Board of Management of Allianz SE ha scritto una lettera, spiegando che la prima preoccupazione è stata la sicurezza dei lavoratori, tanto che il Gruppo si è impegnato ad assicurare il benessere ai dipendenti ucraini e russi.
In quanto leader globale nei servizi assicurativi e finanziari, il gruppo è preparato per qualsiasi evenienza, comprese sanzioni e nuove regole. “Inoltre” si legge nella lettera “conosciamo il tributo emotivo a questi eventi, sia di chi vive nelle regioni colpite che in tutto il mondo”. Sempre in questa lettera il Gruppo ha assicurato il monitoraggio costante della situazione e delle sue implicazioni: “l’incertezza può essere preoccupante, ma la stabilità in situazioni come queste è l’esperienza di lunga data di Allianz”.
Il Gruppo Allianz si è inoltre impegnato concretamente nel fornire aiuti.
Partendo da quello che è il suo campo di competenza, la compagnia sta offrendo in diversi Paesi Europei assicurazioni gratuite ai rifugiati ucraini e alle persone che li aiutano – a partire da chi offre accoglienza in casa – con l’obiettivo di fornire informazioni rapide e un’assistenza efficiente, senza troppa burocrazia4.
Un esempio molto pratico è il supporto per i cittadini ucraini che escono dal confine con l’auto: per loro sono state pensate speciali soluzioni assicurative, supportate da Allianz, per sopperire alla mancanza della Carta Verde5.
Inoltre, Allianz SE ha messo a disposizione 10 milioni di euro per supportare gli aiuti umanitari e ha creato per i dipendenti un conto per le donazioni, a cui aggiungerà fino a 2,5 milioni di euro6.
1. Comunicazione su https://www.allianz.com/
2. Documento su https://www.allianz.com/
3. Comunicato stampa su https://www.allianz.com/
4. Comunicato stampa su https://www.allianz.com/
5. Comunicato stampa su https://www.allianz.com/
6. Comunicato stampa su https://www.allianz.com/