Non è semplice riassumere in poche pagine la conoscenza e i suggerimenti di uno dei più grandi investitori al mondo – con un patrimonio stimato di circa 95 miliardi di dollari, circa un ventesimo del PIL italiano per intendersi, Warren Buffett è il sesto uomo più ricco del pianeta secondo le classifiche del 2022. In questo articolo vogliamo però provare a ripercorrere alcuni dei passaggi più significativi e pratici di quanto ha appreso e cercato di trasmetterci una delle personalità di maggior spicco nel panorama mondiale dell’investimento a lungo termine.
Si tratta quindi non di regolette per comprare oggi e vendere domani, ma di principi sui quali fondare un pezzo importante delle scelte della nostra vita, qualcosa che scorre accanto alla nostra quotidianità e cerca di mettere a frutto i risparmi che con costanza e continuità riusciranno a garantirci nel futuro una ulteriore entrata accanto a quella che avremo costruito grazie al nostro lavoro.
Una delle frasi più celebri di Warren Buffet afferma che “investire è facile, ma non è semplice”. Sembra un gioco di parole o un paradosso, eppure racchiude in sé i princìpi che l’oracolo di Omaha ha fatto propri e reso pubblici a beneficio di tutti coloro che sono alla continua ricerca del sacro Graal e rimangono spesso attratti, per non dice accecati, dalle sirene della previsione facile di maghi e sibille.
Perché investire è facile ma non è semplice? È facile perché basta darsi un metodo, un percorso fatto di asset diversificati da selezionare e sui quali investire all’interno di un piano pluriennale che prescinde dal contesto dei mercati, e quindi dai momenti segnati dalla paura e dall’esuberanza che influenzano la fiducia e il sentiment degli operatori.
Non è semplice, invece, perché non lo è nemmeno comportarsi in maniera razionale quando il contesto, le previsioni e il comportamento degli altri investitori ci condizionano, ci spaventano o ci galvanizzano, spronandoci a liquidare il nostro portafoglio nelle situazioni di crisi o comprare in modo forsennato durante le fasi di euforia. Gli analisti e i profeti ci venderanno le loro previsioni rosee o nefaste e ci metteranno paura, o al contrario ci faranno sentire come gli unici sciocchi a non beneficiare di un contesto ottimale con le migliori occasioni di investimento, e cercheranno di deviare il nostro comportamento dal processo di investimento inizialmente elaborato.
Avidità ed emotività sono di fatto le due grandi forze che condizionano il risparmiatore-investitore, che difficilmente farà la scelta giusta sotto pressione, anzi. Per questo è meglio avere un piano, una traiettoria fatta di passi predeterminati, un processo di investimento che ricalchi il nostro profilo di rischio e la nostra capacità di accantonamento e che sappia convertire i nostri sudati risparmi o il nostro patrimonio in un comportamento pianificato e virtuoso.
Un’altra perla di esperienza che ci regala Buffet recita infatti proprio l’opposto di quanto solitamente il popolo degli investitori è portato a fare: Buffet ci invita ad avere paura quando gli altri sono avidi e ad essere avidi quando gli altri hanno paura.
Oltre dunque a mantenere saldo il nostro piano di investimento, se esiste un momento per aumentare la nostra esposizione o per fare un aggiuntivo al nostro capitale investito, questo momento per farlo è proprio quello in cui tutti scappano. Se così non fosse non potremmo trovare quei prezzi così bassi e interessanti di cui tutti parlano ma che poi tutti schivano, nel timore che le cose possano ulteriormente peggiorare. Se pensiamo ad esempio a chi ha mantenuto la calma ed ha continuato ad alimentare i propri piani di accumulo durante la non lontana crisi post-Lehman Brothers, o durante il pesante calo dell’ultimo trimestre del 2021, non possiamo non essere ammirati da questo “senno del poi”, quel senno di cui ci parla Ariosto e di cui tutti facciamo spesso a meno nel presente, per poi magnificarlo a posteriori. Cerchiamo quindi di farlo nostro oggi stesso per esempio, con un mondo decisamente avverso ad investire e pronto invece ad aspettarsi il peggio. In fondo, fare piccoli acquisti costanti ed in modo continuativo è una delle chiavi del successo a lungo termine per i piani di accumulo.
Poiché la maggior parte di noi può risparmiare e investire ma solitamente esercita la propria professione in un campo completamente diverso da quello dei mercati finanziari, è assolutamente indispensabile riuscire ad affidarsi ai consigli e alla professionalità del giusto consulente e del partner affidabile. Lo stesso Warren Buffet caldeggia di scegliersi un buon consulente, perché non si possono fare affari con persone non all’altezza del proprio ruolo. Visto che non possiamo investire in ciò che non capiamo e nemmeno scegliere alla cieca prodotti che non conosciamo, il consulente assume un ruolo cruciale perché funge da tramite tra le nostre esigenze e le controparti efficaci ed efficienti attraverso le quali costruire i nostri prodotti di assicurazione e investimento. È fondamentale ricordare che non ha senso verificare con eccessiva frequenza l’andamento del proprio portafoglio, ma occorre affidarsi sempre ad un orizzonte lungimirante che assorba le congiunturali oscillazioni mensili o trimestrali e punti invece a traguardi pluriennali.
Il saggio Buffet dice infatti che i mercati finanziari sono il luogo dove trasferire la ricchezza dagli impazienti ai pazienti. Farsi prendere la mano e vendere prima del tempo è senza dubbio una scelta affrettata e poco saggia, soprattutto se le premesse in base a cui è stata fatta sono quelle di una prospettiva di ampio respiro. Come spesso si è visto in passato, infatti, nei momenti in cui i mercati si ritrovano in balia del panico, tutto viene venduto in modo indistinto senza considerare la bontà del titolo o dell’azienda. La paura spinge sempre a fare cassa, a discapito poi della prospettiva futura.
In sostanza, dunque, possiamo concludere che con la sua esperienza Buffet ci dice che investire non è un evento e non dipende dai mercati, ma è piuttosto un processo strutturato e continuativo con un orizzonte di lungo periodo. Gli eventi occasionali, i cali dei mercati e le fasi difficili – quali quella attuale per esempio – non devono distoglierci dai nostri obiettivi a lungo termine. Affidarsi a consulenti esperti e a gestori di provata esperienza quali quelli di Allianz Darta Savinge farlo per un orizzonte ampio o molto ampio ci fornisce gli strumenti migliori per affrontare una pianificazione di lungo termine che ci protegga da scelte avventate e/o nefaste per il nostro futuro attraverso la scelta di un partner affidabile e di prodotti solidi e lungimiranti.