L’investitore accorto, così come quello più distratto, sa bene che il periodo estivo è spesso foriero di tempeste o eventi inaspettati e caratterizzato da mercati più sottili rispetto al resto dell’anno e, proprio per questo, più facilmente esposti a potenziale volatilità, soprattutto in presenza di eventi improvvisi.
Chi ha qualche capello bianco non potrà non ricordare quanto spesso in passato, durante le attese ferie di agosto, si siano verificate ampie oscillazioni dei listini a seguito di shock petroliferi, attacchi bellici o default imminenti sul debito sovrano. Qualora, in conseguenza di questi eventi, qualche sventurato risparmiatore avesse creduto di correre ai ripari vendendo velocemente al meglio il proprio portafoglio già pesantemente colpito, non solo non avrebbe posto alcun rimedio nel breve, ma avrebbe certamente contribuito ad affossare il suo rendimento nel lungo periodo.
Un numero crescente di studi statistici conferma con sempre maggior determinazione che alleggerire le proprie posizioni dopo ampi cali di mercato mina fortemente i rendimenti che solitamente l’ottica di lungo termine tende a restituire. Insomma, per fare un esempio concreto, non solo si chiude la stalla una volta che sono scappati i buoi, ma, in caso fossero intenzionati a rientrare, li si lascia fuori dal recinto ormai chiuso.
Liquidare infatti le posizioni in perdita imprigiona l’investitore fai-da-te, e talvolta anche quello più esperto, in una trappola mentale per cui non può rientrare in acquisto sul mercato se non a livelli inferiori rispetto a quelli a cui è uscito. Questo modo di ragionare dunque conduce spesso a frustrazione e a incapacità di riconoscere il proprio errore, rimandando in continuazione la decisione di rientrare sui mercati. Attenzione dunque, qualora nei prossimi mesi si verificassero cali più o meno ampi, a non cadere in questa trappola insidiosa che ridurrebbe in misura drastica i rendimenti di lungo periodo.
Se prendiamo in considerazione questo interessante istogramma1 che ripropone il ritorno medio mensile dell’indice SP500 nel corso degli ultimi 40 anni, possiamo osservare che, a fronte di un ritorno medio mensile positivo di dieci mesi dell’anno su dodici, in agosto e in settembre l’indice americano ha restituito, statisticamente parlando, cali pari a -0.15% in agosto e -0.70% in settembre.
Al di là di queste osservazioni, un paio di temi meritano di essere approfonditi, almeno dal punto di vista di approccio all’investimento.
Il primo è relativo a quanto sottolineato all’inizio, ovvero al fatto che un orizzonte temporale di ampio respiro – e quindi di 10-15 anni o più – è in grado, se non di garantire, quanto meno di avere solide basi statistiche per un ritorno positivo dell’investimento.
L’altro punto importante è la constatazione che quella secondo cui il periodo estivo si presenta sempre come più incerto per l’andamento dei mercati azionari non è solo una percezione, ma un vero e proprio fattore ciclico. Proprio per questo occorre avere un comportamento conservativo nei confronti dei propri investimenti, evitando di disinvestire, soprattutto durante i possibili cali estivi, ma non solo; può risultare oltremodo saggio sfruttare eventuali fasi di incertezza per avviare nuovi piani di investimento a lungo termine.
Non dimentichiamo che il 2020, tra l’altro, è anno elettorale negli USA, e dopo l’estate è ancora più probabile che i mercati vengano sottoposti a fasi di volatilità più o meno robusta a seconda dei possibili eventi legati alle campagne dei futuri candidati alla presidenza: tra il vincitore delle primarie democratiche Joe Biden e l’attuale presidente repubblicano Donald Trump potrebbero inserirsi eventuali nuovi outsider in grado di sparigliare ulteriormente le carte?
Alcuni opinionisti sostengono che l’ormai famosissimo virologo Anthony Fauci porterebbe a casa una facile vittoria se si presentasse come futuro presidente: del resto, al di là di ipotesi un po’ romanzesche, la gestione superficiale dell’epidemia da Covid-19 è solo una delle variabili chiave intorno a cui ruota la tenuta del presidente in carica.
Avremo modo dopo l’estate di addentrarci meglio nel ginepraio delle future presidenziali, ma è importante ricordare che in una pianificazione del proprio investimento non ci sono momenti giusti o sbagliati, ma solo una corretta filosofia, un solido approccio che permetta di astrarsi dal contingente e proiettarsi sul futuro.
La soluzione ideale in questi casi è sempre quella di affidarsi ad un piano di accumulo che permette all’investitore di acquistare a scadenze fisse, smorzando i classici alti e bassi dei mercati che caratterizzano le fasi di incertezza. Ad esempio, la polizza di investimento Darta Easy Selection in versione Plan permette di entrare sui mercati senza timore in qualsiasi contesto ci si trovi. Grazie ad un piano di versamenti ricorrenti e con scadenze già stabilite, si potranno effettuare i propri acquisti in modo del tutto meccanico e senza alcun riferimento ai prezzi, alle previsioni, ai timori o all’entusiasmo: Darta Easy Selection si rivela dunque il piano perfetto per investire in qualunque contesto di mercato.
Più che struggersi in previsioni impossibili, è fondamentale scegliere un prodotto che presenti caratteristiche particolarmente flessibili: Darta Easy Selection permette di avviare il piano di accumulo con somme minime mensili pari a 100 euro, senza la necessità di anticipare un’intera annualità come richiesto spesso da molti prodotti analoghi. Inoltre vi è la possibilità di determinare anche la frequenza del versamento che può anche non essere mensile, ma trimestrale, semestrale o addirittura annuale.
L’adesione ad un piano di versamenti programmati permette appunto al risparmiatore di astrarsi dalla fase contingente e di non chiedersi se sia il momento giusto per entrare o meno: frazionando il proprio ingresso e diluendolo nel tempo, l’investitore sa che ogni volta il livello dei mercati sarà diverso ed ogni acquisto contribuirà al suo capitale futuro.
Sempre in termini di flessibilità di Darta Easy Selection, inoltre, è importante sottolineare che tutte le scelte effettuate si possono mutare durante la vita del prodotto: si può variare l’importo del versamento, anche solo temporaneamente, oppure si può scegliere di aumentare progressivamente il premio in base ad una percentuale prestabilita. In caso poi si disponga occasionalmente di liquidità, si può anche versare in qualsiasi momento una somma ulteriore, per cifre non inferiori a 2.500 euro, senza alcun costo aggiuntivo. C’è anche la possibilità che, dopo soli tre mesi dall’avvio del piano, il cliente possa riscattare quanto versato fino a quel momento. È inoltre consentito sospendere il piano di versamenti per poi riavviarlo successivamente senza alcun obbligo di versare il pregresso.
Non dimentichiamo poi che uno dei punti di forza del prodotto è rappresentato dal fatto di poter scegliere, modificare o rivedere la composizione del proprio portafoglio, agendo direttamente sui fondi sui quali si sceglie di investire.
Da ultimo, segnaliamo che, nel caso in cui la polizza sia pari o superiore a 50.000 euro, è possibile aderire a Plan For You, l’opzione che permette di attivare un piano di riscatti programmati dal cliente, che può sceglierne sia l’importo sia la frequenza, generando un flusso di cassa costante modulato ad hoc sulle proprie esigenze.
1. Fonte: https://stockanalysis.com/average-monthly-stock-returns/