Investire il proprio patrimonio o il proprio risparmio è un’attività che pone il cliente di fronte a scelte non sempre facili. Dubbi ed incertezze sono probabilmente parte delle possibili ragioni che hanno favorito la crescita, soprattutto in Italia, di strumenti d’investimento con flusso cedolare.
Nei periodi di bassa volatilità, quali quello attuale, le variabili di rischio sono meno percepite, perché meno prezzate, rispetto alle fasi di turbolenza. Eppure dovremmo sempre tenere presente che questa calma – breve o prolungata – può improvvisamente cessare, sovente senz’alcuna avvisaglia.
Pertanto, in un simile contesto di incertezza, percepita o meno ma sempre presente, avere alcuni punti fermi e una certa disciplina di approccio si rivela sempre vincente in ottica di lungo periodo.
Sono numerose le offerte che il mercato del risparmio gestito propone a coloro che ricercano un flusso monetario periodico e quindi una certa visibilità futura nei propri flussi di cassa.
I vari strumenti di investimento che danno delle prestazioni periodiche o uno stacco cedolare consentono all’investitore di ricevere, anche nelle fasi di mercato incerte, un reddito costante per compensare l’eventuale temporaneo deprezzamento del capitale, scoraggiando quindi eventuali disinvestimenti motivati spesso da scelte impulsive.
Chi non rammenta il fascino dei nostri buoni ordinari del tesoro, che depositavano sui conti correnti dei nostri conterranei meno giovani, con cadenza spesso semestrale, flussi cedolari anche a doppia cifra, ancor più corposi di quelli che oggi si richiedono agli emittenti dei Paesi emergenti? Ebbene, oggi a maggior ragione, l’accredito periodico di un flusso monetario si conferma per il risparmiatore una delle poche certezze su cui poter contare. Lo sviluppo in questi ultimi anni dei fondi comuni d’investimento con stacco cedolare ne è solo la più evidente riprova.
Tra i prodotti del risparmio gestito, disponibili per gli investitori italiani, si distingue la polizza finanziaria assicurativa di tipo Unit-Linked Darta Periodical Solution. In una recente analisi di confronto tra la polizza Darta Periodical Solution ed i più noti fondi comuni di investimento con flusso cedolare1, emerge in maniera forte ed evidente che la polizza di Darta Saving è la soluzione più vantaggiosa. Nell’analisi sono state prese in considerazione le principali società di gestione, italiane e straniere, che offrono prodotti con flusso cedolare fisso o variabile e con tipologia di investimento analoghi (multi-asset).
Una delle criticità più spesso evidenziate a carico dei fondi comuni, soprattutto per quelli con stacco fisso della cedola, è rappresentata dalla tassazione delle cedole stesse. Queste ultime sono infatti assoggettate alla tassazione sul capital gain indipendentemente dal fatto che il risultato del rendimento sia positivo o negativo. Ciò comporta che, in caso di rendimento negativo del fondo, venga di fatto operato un prelievo fiscale su utili non maturati, con conseguente penalizzazione dell’investitore. Nella polizza Darta Periodical Solution invece, per le modalità con cui sono stati previsti, i flussi periodici sono erogati al lordo, perché il sistema di tassazione subentra solo a concorrenza dei premi versati, e dunque solo sugli utili effettivamente conseguiti. Inutile sottolineare che la differenza in termini di redditività dell’investimento durante tutto il periodo in cui questo viene detenuto è consistente, soprattutto nel caso in cui vi siano momenti di difficoltà dei mercati sottostanti.
Focalizzando l’analisi sull’andamento e la qualità della gestione finanziaria di Darta Periodical Solution, emerge che l’investimento del fondo sottostante (il fondo Allianz Strategy 50) presenta, tranne pochissime eccezioni, un rating2 Morningstar (5 stelle), più elevato di quello dei concorrenti.
Prendendo in considerazione il livello di rischio associato all’investimento, la stessa analisi mostra come l’indicatore sintetico di rischio e dunque di volatilità (3 su una scala di 7) sia sempre inferiore, con l’eccezione di un unico caso, a tutti i fondi presi in considerazione nel confronto con la polizza Darta Periodical Solution.
Come ultimo punto – ma non per rilevanza – emerge che in termini di costi la polizza Darta Periodical Solution, con un T.E.R. (Total Expense Ratio) pari a 2.15%, è particolarmente competitiva se si considera che questo oscilla, per tutte le case e a seconda della classe di investimento, tra l’1.70% e il 2.25%, con punte in positivo (1.20%) ed in negativo (2.65%).
La polizza Darta Periodical Solution è stata pensata come strumento ideale per la clientela Affluent e Private alla ricerca della difesa e della trasmissione del patrimonio, ottimizzandone la pianificazione fiscale attraverso flussi di reddito costante.
Tuttavia, è anche un’ottima soluzione di investimento: perché scegliere un fondo con stacco cedolare se è possibile realizzare lo stesso obiettivo investendo in Darta Periodical Solution, godendo di tutti i vantaggi tipici della polizza assicurativa?
1. Per analizzare il campione, composto da fondi comuni di investimento con stacco cedolare delle più note case di investimento estere ed italiane, sono stati utilizzati i rispettivi KID e i siti delle società di gestione.
2. Ricordiamo che il rating è un indicatore basato su una metodologia che consente di classificare i fondi tenendo conto dei loro rendimenti, costi e grado di rischio assunto.
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