I mercati finanziari non vanno in ferie: da un punto di vista ciclico e statistico, in estate la volatilità è elevata e bisogna aspettare l’autunno per veder una riduzione. La conoscenza di determinate dinamiche offre basi razionali cui affidarsi nei momenti più turbolenti, evitando così di prendere decisioni impulsive. Proprio per ribadire alcuni temi e concetti chiave, dilettiamoci per qualche giorno a metterci in gioco e verificare le nostre conoscenze che, a qualsiasi livello, sono sempre migliorabili. Noi vi proponiamo il nostro cruciverba semiserio.
Definizioni
4 orizzontale: per la Consob è il tempo per il quale si intende rinunciare alle proprie disponibilità finanziarie per investirle e dipende sia da situazioni soggettive, sia da esigenze individuali e familiari. Secondo noi una definizione più efficace invece è quella che lo intende come il tempo in cui pensate di resistere ad eventuali flessioni, rialzi, tracolli o impennate dei mercati senza vendere tutto e mettere il vostro gruzzolo al riparo sotto il materasso. Avete capito di cosa si tratta? Parliamo dell’orizzonte temporale! La maggior parte degli investitori fa molta fatica a rispettarlo; spesso infatti si rimane condizionati da fattori esogeni che rischiano di compromettere tutta la strategia d’investimento e ci si lascia influenzare da facili guadagni o timori di crolli che conducono a liquidazioni premature del portafoglio.
12 orizzontale: acronimo che si rifà a fattori di tipo ambientale, sociale e di governo societario che qualificano un investimento come sostenibile. Tutti ne parlano ma pochi sanno che cosa significhi. E voi sapete rispondere? Si tratta della ormai celeberrima sigla ESG che, come riportato anche sul sito della Banca d’Italia1, letteralmente corrisponde a Environmental cioè ambientale, Social cioè sociale e Governance cioè governo societario. Scegliere di investire i propri risparmi in progetti sostenibili significa prediligere e finanziare aziende che rispettano l’ambiente, sono attente al benessere dei lavoratori e favoriscono politiche di diversità e inclusione nella composizione degli organi di amministrazione delle imprese, in particolare attraverso la presenza di consiglieri indipendenti di estrazione, formazione e cultura eterogenea. Pur esistendo agenzie specializzate nell’elaborazione e l’attribuzione di rating ESG, è importante sottolineare che ad oggi non esistono a livello internazionale standard e punteggi condivisi per la valutazione della sostenibilità, anche se la regolamentazione europea sta lavorando per stabilire criteri uniformi per la costruzione di rating che consentano di verificare universalmente quali investimenti o attività possano essere considerati effettivamente sostenibili.
20 orizzontale: attuare una strategia di gestione del rischio che preveda l’utilizzo di un’ampia varietà di asset e strumenti all’interno di un portafoglio di investimento. Oppure, per dirla in maniera semplice, non mettere tutte le uova nello stesso paniere. Avete intuito di cosa si tratta? Parliamo, in soldoni, di diversificare i nostri investimenti allo scopo di limitare l’esposizione ai rischi specifici propri di ogni singola attività. La logica di base, comprovata da decenni di statistiche, è che un portafoglio costituito da diversi tipi di asset produrrà, in media, rendimenti a lungo termine più equilibrati, riducendo allo stesso tempo rischio e volatilità.
28 orizzontale: inglesismo per definire una fuga dagli asset rischiosi a favore di asset a minor rendimento ma giudicati sicuri dagli investitori. Avete mai sentito parlare di “Flight to Quality”? Beh, si tratta proprio di questo; è un volo verso la qualità che premia solitamente i titoli di stato dei paesi a più alto rating quali i Treasuries americani ad esempio o i Bund tedeschi che divengono attività finanziarie protette o più protette in senso relativo nei momenti in cui si diffondono timori di recessione o instabilità geopolitica.
31 orizzontale: crescita progressiva del livello generale dei prezzi nel tempo che fa perdere potere d’acquisto alla moneta. Questa non è difficile infatti, se fino a un paio di anni l’inflazione era data per morta, negli ultimi semestri i suoi effetti si sono fatti sentire, eccome! L’aumento dei prezzi dei beni di consumo si traduce in un calo della capacità di acquisto da parte dei consumatori nel tempo, soprattutto se non intervengono aumenti salariali. Secondo uno studio OCSE, nel periodo tra il primo trimestre del 2022 e il primo trimestre del 2023, la variazione dei salari reali dei lavoratori italiani, e quindi la loro capacità di spesa, è scesa di oltre il 7%, a fronte di una media Ocse di un calo del 4%, con alcuni paesi mediterranei quali Spagna e Grecia che sperimentano un calo di poco superiore al punto percentuale2.
9 verticale: termine coniato a metà degli anni ‘60 dal cancelliere dello scacchiere Iain Macleod per descrivere la situazione di stagnazione economica e alta inflazione che caratterizzava l’economia inglese di allora. Questa è difficile, molto difficile. La soluzione è la parola stagflazione, termine recentemente ripescato da alcuni analisti per descrivere lo scenario che avrebbe potuto verificarsi in Eurozona negli scorsi trimestri, con le economie di molti paesi in difficoltà per l’aumento dei prezzi e una crescita probabilmente assente. Tra tutti gli scenari economici, quello della stagflazione è uno tra i peggiori possibili perché riduce drasticamente la capacità di acquisto dei consumatori e, contestualmente, mette in difficoltà le aziende. Fortunatamente questa prospettiva temuta alcuni mesi or sono, non sembra essere più all’orizzonte.
19 verticale: nel motto tra i più diffusi di sempre tra gli operatori di mercato risulta essere tuo amico. Oppure: termine di mercato con cui si indica la tendenza dei prezzi di un indice, di un asset finanziario o di una variabile economica in un determinato lasso di tempo. Poco chiaro? Alzi la mano chi non ha mai sentito pronunciare la frase: “The Trend is your friend”. Questa frase viene attribuita a Martin Zweig, importante analista finanziario divenuto famoso soprattutto per avere previsto il crollo del 1987. Il trend appunto, o tendenza, è la direzione principale che un movimento di mercato assume in un determinato lasso di tempo. Per coloro che operano sui mercati come trader, e soprattutto nei mercati delle valute, individuare anche le tendenze di breve periodo può risultare fruttuoso per mettere a segno operazioni di compravendita di poche ore o di pochi giorni.
22 verticale: misura percentuale della variabilità dei prezzi o dei corsi di un indice o di un titolo negoziato o anche di un intero portafoglio in un determinato arco temporale. Cos’è? Detto così sembra più difficile di quanto sia, perché in realtà il termine volatilità è uno dei più utilizzati quando si parla di mercati finanziari. Ma cosa significa esattamente che un determinato titolo o indice ha una volatilità più o meno elevata e come questa informazione può esserci utile? Diciamo innanzitutto che, esattamente come tutti i dati che la statistica fornisce, anche la volatilità è una misura principalmente legata a quanto si è verificato in passato e, come tale, largamente indicativa di quanto potrà verificarsi in futuro, ma non scolpita sulla pietra. Le oscillazioni fanno parte del processo di investimento e purtroppo non si possono eliminare; ciò che invece si può fare è conoscerle e, se lo si desidera, mitigarle, grazie a un portafoglio ben diversificato, come abbiamo del resto visto poche righe fa nel nostro cruciverba. In soldoni possiamo affermare che la volatilità rappresenta la distanza in percentuale del prezzo dai suoi valori medi: se un titolo o un portafoglio hanno una volatilità del 5%, 10% o 15% in un dato arco di tempo, ciò significa che il valore del titolo o del portafoglio si è discostato del 5%, 10% o 15% dal suo prezzo medio. Maggiore è la percentuale di scostamento, maggiori sono le oscillazioni, maggiore sarà il rischio ad esso associato e quindi la capacità di dover potenzialmente affrontare cali o rialzi più ampi. Solitamente quindi a portafogli cui viene associata una volatilità elevata va dedicato un tempo di mantenimento più esteso e pari almeno a 8/10 anni o più.
23 verticale: scadenza media dei flussi di cassa attesi, ponderata per il contributo del valore attuale di ciascun flusso. Se questa è elevata il prezzo del titolo assumerà una maggiore sensibilità al variare del tasso di rendimento e viceversa; questa grandezza viene utilizzata quale indicatore di rischio dei titoli obbligazionari. Cos’è? Anche stavolta la risposta è più semplice della sua definizione: stiamo parlando infatti della duration, termine spesso utilizzato dai gestori ma poco padroneggiato dagli investitori. Semplificando al massimo possiamo dire che la durata media finanziaria di un bond è commisurata per lo più a due caratteristiche: la scadenza del titolo e il flusso cedolare. A parità di altri elementi, maggiore è la scadenza maggiore è la duration, mentre, sempre a parità di altri elementi, maggiore è il flusso cedolare minore è la duration. A duration più elevate corrispondono variazioni più ampie dei prezzi dei titoli rispetto ai tassi di interesse/rendimenti e proprio per questa ragione a duration più lunghe vengono associati rischi maggiori.
25 verticale: acronimo inglese per definire l’intelligenza artificiale. Quest’ultima è davvero di facile intuizione, anche perché rappresenta uno dei temi caldi del momento, nonché uno dei più affascinanti e discussi megatrend dei settori di investimento. Stiamo parlando di intelligenza artificiale, Artificial Intelligence appunto, ovvero tutte quelle applicazioni/algoritmi/sistemi che eseguono attività complesse che in passato richiedevano l’intervento umano e che spesso sono in grado di apprendere e quindi migliorare il loro operato e le loro performance in base ai dati utilizzati. L’applicazione dell’intelligenza artificiale è trasversale in tutti i settori perché stravolge tutti i processi di apprendimento e di implementazione precedentemente realizzati dall’uomo: dalla medicina alla robotica, dall’ingegneria all’arte, dalle infrastrutture alla mobilità, dalla sicurezza all’analisi dei big data, ogni aspetto della nostra vita è destinato a mutare e la quotidianità dei nostri figli e nipoti nei prossimi decenni sarà molto diversa dalla nostra.
Il nostro piccolo gioco dell’estate finisce qui, ma i termini e le tematiche che si potrebbero analizzare sono moltissimi. L’educazione finanziaria, che tanto carente risulta nel nostro paese rispetto al resto d’Europa, può essere migliorata anche attraverso pillole quotidiane che amplino le nostre conoscenze e mettano meglio a fuoco la nostra visione di come funzionino i mercati e i prodotti nei quali spesso si investe senza l’approccio corretto. Accompagnarsi ad un consulente di fiducia che ci stimoli a ragionare e approfondire su molti dei concetti che sopra abbiamo esposto è senza dubbio un passo corretto in questa direzione.
1. “I criteri ESG e la finanza sostenibile. Cosa significa questa sigla?”, 12 maggio 2022, L’economia per tutti
2. “Quanto ci ha impoverito l’inflazione?”, 30 luglio 2023, Il Post