Il grande successo riscontrato dal comparto Allianz Strategy 50 non deve farci dimenticare la centralità del sottoscrittore e delle sue esigenze nel processo d’investimento. La notorietà e la popolarità di questo fondo rischiano infatti di far passare in secondo piano le sue varianti, che sono in realtà a disposizione dell’investitore e del suo consulente per essere correttamente abbinate alla combinazione rischio-rendimento prescelta e personalizzata.
Il primo elemento su cui riflettere deve essere necessariamente il rischio che si intende accettare preventivamente circa la valorizzazione del proprio portafoglio. Lo strumento più semplice con cui possiamo aiutare l’investitore a fare chiarezza su questo aspetto è la misurazione della volatilità obiettivo del suo strumento d’investimento.
La gamma Allianz Strategy propone tre diverse soluzioni d’investimento, ciascuna con un proprio target di volatilità:
- Allianz Strategy 151 ha un target volatilità del 4% e in questo caso il peso dell’azionario potrà variare tra 0% e 35%, anche se mediamente esso si collocherà intorno al 15%; di conseguenza una percentuale mediamente intorno all’85% del portafoglio verrà investita in obbligazioni.
- L’eventuale scelta di Allianz Strategy 502 comporterà invece l’accettazione di un target volatilità dell’8%; in questo caso il peso della componente azionaria potrà spaziare moltissimo, variando tra 0% e 100%, anche se mediamente essa si collocherà al 50%, lasciando la restante parte del patrimonio investita in obbligazioni.
- L’investitore che fosse invece disposto ad affrontare un rischio elevato, potrà valutare di acquistare Allianz Strategy 753, che con il suo target volatilità del 12% potrà vedere il portafoglio beneficiare al massimo delle opportunità di mercato, senza poter purtroppo escludere a priori possibili fasi negative che misureranno la sua capacità di sopportare temporanee fasi di perdita di valore del proprio patrimonio. In questa versione il portafoglio potrà avere un peso azionario che potrà variare tra 0% e 125% (con una leva dunque leggermente superiore a 1), anche se in media la componente equità sarà intorno al 75%.
La gestione del rischio non è però l’unico fattore di successo della proposta Allianz Strategy. L’obiettivo infatti è quello di combinare un’asset allocation attiva con una gestione dei rischi innovativa.
Per comprendere meglio come poter implementare questa strategia, ne parliamo con Marcus Bayer, Senior Product Specialist Multi Asset dei comparti Allianz Strategy.
Quali sono le differenze tra i tre comparti Allianz Strategy 15%, 50% e 75%?
Grazie per la domanda ed un saluto a tutti i lettori del blog di Darta Saving. Prima di specificare le differenze è utile tornare brevemente sugli elementi distintivi della strategia gestionale che accumuna i tre comparti. Vedremo poi come, a seconda del target di rischio che un investitore intende assumersi, esso sceglierà una formula piuttosto che un’altra.
Il primo fattore distintivo è ovviamente l’Asset Allocation Strategica che rappresenta il DNA della nostra proposta. Tramite la nostra SAA (Strategic Asset Allocation) ci poniamo l’obiettivo di diversificare il portafoglio e di replicare la redditività del mercato.
Il secondo fattore è rappresentato dall’Asset Allocation Attiva che, grazie al nostro modello quantitativo, ci consente di cercare combinazioni rischio-rendimento ottimali, mitigando il rischio a fronte di rendimenti superiori.
Il terzo aspetto è dato dalla gestione del rischio stesso che viene continuamente monitorato grazie al calcolo della volatilità del portafoglio: l’obiettivo è avere un’esposizione più stabile possibile in funzione del rischio target concordato.
La correlazione tra le azioni e le emissioni obbligazionarie governative europee è storicamente negativa nel lungo termine, tranne alcuni brevi e recenti periodi condizionati dall’emissione di liquidità da parte della BCE. La relazione tra queste due asset class principali, tramite il modello della frontiera efficiente, ci consente di ricercare rendimenti attesi maggiori per un lieve aumento del livello di rischio.
Come possiamo coniugare la vostra strategia con i diversi profili di rischio dei singoli investitori?
Il nostro è sempre un approccio quantitativo sistematico in cui ci riproponiamo di seguire il trend del mercato in termini di direzione, lunghezza e intensità.
Stiamo vivendo una lunga fase in cui l’investitore prudente, conservativo, che fino a ieri sottoscriveva solo titoli di stato, ha dovuto accettare rendimenti molto contenuti o addirittura negativi per le scadenze brevi.
Allianz Strategy 15 deve tenere conto di questa necessità. La quota azionaria oscillerà quindi tra lo 0% e il 35%, seguendo, in base all’asset allocation strategica, il trend di mercato e, in base alla asset allocation attiva, una logica anticiclica rispetto agli eccessi di mercato, sia nelle fasi di rialzo che di ribasso. Il target di volatilità contenuto al 4% ci metterà sempre in condizione di verificare a che punto siamo del nostro percorso insieme all’investitore. Se le condizioni di rischio saranno contenute, perché la volatilità del mercato sarà bassa, acquisteremo più azioni e più obbligazioni, in base ai suggerimenti del nostro modello che segue ben 62 asset class. Viceversa, se il rischio del mercato dovesse aumentare, provvederemo a ridurre la quota investita per ogni asset class, aumentando la componente di liquidità o gli strumenti low-risk.
Dobbiamo immaginare un palloncino: se nel mercato la volatilità sarà bassa, soffieremo ulteriore aria, mentre in parte lo sgonfieremo qualora le condizioni di rischio aumentassero.
L’obiettivo è di rendere stabile il rischio del comparto. Chiaramente esso sarà più contenuto per Strategy 15, mentre per Strategy 50 sarà più elevato perché il target volatilità sarà del doppio, cioè l’8%. Nello Strategy 75 passeremo ad un target volatilità del 12%. È dunque in base al proprio profilo di rischio che l’investitore potrà riconoscersi nel suo target volatilità.
Puoi darci una tua opinione veloce per ognuno dei tre comparti?
Paradossalmente la frontiera efficiente ci insegna che è proprio Allianz 15 che ha la combinazione rischio-rendimento più premiante in quanto a singola unità incrementale di rendimento corrisponde un’unità incrementale di rischio.
In ogni caso dobbiamo dire che l’investitore medio mondiale è un investitore bilanciato e Allianz Strategy 50 lo rappresenta pienamente, compresa la facoltà di potersi potenzialmente muovere all’interno di un range azionario 0% – 100%.
Allianz Strategy 75 è la soluzione per chi ha un profilo di rischio più elevato e un orizzonte d’investimento lungo per provare ad assicurarsi le opportunità del mercato azionario ma con un target volatilità inferiore a quella media di un fondo azionario.
Per tutti vale l’impegno di un team forte di 95 addetti, con un’esperienza media di 17 anni di attività. Inoltre offriamo la garanzia di un ampio universo d’investimento operando su tutti i maggiori mercati mondiali, oltre a una gestione attiva delle scelte e del rischio. Non ultimo, vantiamo tanti anni di buoni risultati raggiunti, almeno osservando il rating che ci viene assegnato dalle società di monitoraggio del nostro settore.
1. Il fondo Allianz Strategy 15 è il sottostante del fondo interno assicurativo X-Team AllianzGI Strategy 15 della polizza Darta Easy Selection e Darta Challenge Plus
2. Il fondo Allianz Strategy 50 è il sottostante del fondo interno assicurativo X-Team AllianzGI Strategy 50 della polizza Darta Easy Selection, Darta Periodical Solution
3. Il fondo Allianz Strategy 75 è il sottostante del fondo interno assicurativo X-Team AllianzGI Strategy 75 della polizza Darta Challenge Plus non disponibile per la distribuzione tramite canali terzi.